Quelle vere sono durate due settimane. Quelle da queste pagine un poco di più. Ma rituffarsi nella routine non è mica una cosa che si fa così, senza pensarci.
O no?
Prima di ricominciare con le solite cose, per l'appunto, ci tengo a segnalarvi che l'ultimo romanzo di Don Winslow (autore del quale avevo già parlato qui e qui) "La pattuglia dell'alba" pubblicato da Einaudi, è un pacco. Dopo "Il potere del cane" mi ero illuso di aver trovato un valido surrogato a Ellroy (che si concede con la generosità di uno spacciatore fetente). Beh, prendete tutto l'excursus vertiginoso e interessantissimo sul narcotraffico del romanzo precedente e applicate la ricetta alla storia della California del surf. Magari l'ho preso male io, ma "La pattuglia dell'alba" mi è sembrata una puntata di Scooby Doo senza mostri, con la voce narrante a cori in falsetto in stile Beach Boys, con qualche buon colpo di cattiveria, ma tutto sommato lento, un po' telefonato e alla fine, come sempre, buonista.
Sta andando meglio con "Narcotica" di Alessandro Scotti, ma ne parleremo poi.
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