Grazie Moccia.
Era ora che qualcuno desse una scrollata al cinema italiano. Dagli anni '80 siamo sempre stati in balia di tre formule-titolo dominanti. L'immortale "nome+aggettivo che finisce in ale" (da "Attrazione fatale" a "Commozione cerebrale"), l'ormai dimenticato "Non verbo, non verbo" (da "Non guardarmi, non ti sento" a "Non scacciarmi dalla tua città come un barbone, non risparmierò nessuno", che era il titolo originale di "Rambo I"), il sempre attuale "Se verbo, ti verbo" (dall'ottimo "Se mi lasci, ti cancello" a "Se mi lasci, congelo nell'Atlantico"). Adesso per fortuna abbiamo un nuovo e prolofico modello, il potentissimo "Scusa se ti...". Ci pensate? Basta "Hellraiser"... sarà "Scusa se ti chiamo Pinhead". Niente più "Braveheart" ma "Scusa se riconquisto la Scozia". Ne riparleremo.
1 commenti:
Non più "Nightmare", ma "Scusa, ma ti entro nei sogni"...
E' bello sapere che non sono solo...
:-D