Trascinati dall'incrollabile determinazione di Manuela Monari abbiamo avuto il piacere (dico abbiamo perchè ci abbiamo lavorato tutti in agenzia) di dare il nostro piccolo contributo allo sviluppo del progetto libro "Trema la terra" creando uno sponsor pack che (speriamo) ha contribuito in piccola parte a finanziare il volume che uscirà con le illustrazioni di di Lucia Sforza, cd audio con arpa e voce narrante di Francesco Benozzo per le edizioni Artebambini. Il libro verrà presentato a Bologna in occasione della Fiera del Libro per Ragazzi, e noi, se tutto va bene, ci saremo. Un po' fieri e un po' commessi.
Riporto di seguito il comunicato stampa.
TREMA LA TERRA, TUTTI GIU’ PER TERRA!
Un progetto decollato a Modena dopo la scossa di terremoto del 20 maggio 2012
Diffuso ora a livello nazionale con il libro illustrato che il 26 marzo sarà presentato alla Fiera internazionale del libro per ragazzi di Bologna, per aiutare i bambini colpiti dal terremoto in Emilia, ma in ogni luogo, a rielaborare l’esperienza.
Il libro patrocinato da numerosi enti, tra cui Nati per Leggere, sostenuto nella sua realizzazione dal generoso contributo di sponsor ed amici, sarà donato in 1000 copie ai bambini della bassa modenese e ad ogni scuola dell’ infanzia e primaria della Provincia di Modena.
Il ricavato delle vendite a livello nazionale sarà devoluto per la ricostruzione e l’allestimento dello spazio ragazzi della Biblioteca di Finale Emilia.
Il libro sarà presente nelle librerie, reperibile presso la casa editrice.
“Trema la Terra, tutti giù per terra” è anche un insieme di Laboratori creativi, grafici-pittorici, scientifici a cura degli autori, di Artebambini, di Tecnoscienza (Bo), di Elisabetta Beltramini.
Siamo lieti di “abbracciare tutti voi” in questo legame di rami, di foglie e solidarietà!
Giorni intensi.
E così mi sono proprio arenato sul fronte blog. Così non ho fatto in tempo a riportare qui un sacco di cose interessanti (almeno per me). Anche se appena nata Zona Fumetto (la nuova area del Comune di Modena dedicata al fumetto) è già iper attiva: abbiamo quasi completato il progetto pilota con le scuole di tutti e tre gli ordini dell'obbligo (le Collodi per le elementari, le Marconi per le medie e il Venturi per le superiori )... tra poco sarà ora di mettersi a tavolino e studiare l'esperienza (che per ora è stata entusiasmante) per capire come migliorare questo percorso di educazione al fumetto che, credo, è l'unico modo per far crescere questo media in Italia. Investire sulla formazione. Bizzarro, no?
E succede che mi sono fermato al 14.
"Mytico!" è finito, con buona pace del portale Gay.it che non ha fatto mancare la sua recensione di chiusura. Non sono d'accordo su alcuni dei punti sollevati (nel senso che di alcune cose proprio non riesco a capire il senso) mentre su altri aspetti varrebbe senz'altro la pena approfondire visto che sul tema di ragionamenti se ne sono fatti e non pochi durante il lavoro di scrittura.
Comunque sia è finito. Almeno per quest'anno.
E io che volevo fare tutto un contro alla rovescia fino al numero 38... mi sono fermato al 14.
Perchè nel frattempo è arrivato Natale e le cose si sono un po' complicate. Non posso che rendere omaggio in extremis agli artisti che hanno lavorato ai numeri successivi. A Jacopo Camagni per "Se il mio destino è guerra" e "Senza scampo", al B.o.A Andrea Riccadonna per "Il giorno dell'ira" e "Quando le spade si fermano" a Michel Mammi per "Nessuno lo fermerà" e ovviamente a tutti i pazzi che hanno lavorato all'ultima serie di albi dal 34 al 38 (Nicolò Assirelli e Mario Del Pennino nuovi 'pard' per me in quest'avventura insieme alla formazione all star che ha lavorato su tutta la serie). Non bisogna scordarsi dei coloristi e dell'immenso Paolo Martiniello alle copertina e di tutti gli altri... comunque sia "see you soon" a tutto lo staff (almeno speriamo!).
Ormai è già "un lavoro dell'anno scorso". Ma il lavoro forse più impegnativo di un anno che è stato comunque decisamente intenso.
Comunque sia è finito. Almeno per quest'anno.
E io che volevo fare tutto un contro alla rovescia fino al numero 38... mi sono fermato al 14.
Perchè nel frattempo è arrivato Natale e le cose si sono un po' complicate. Non posso che rendere omaggio in extremis agli artisti che hanno lavorato ai numeri successivi. A Jacopo Camagni per "Se il mio destino è guerra" e "Senza scampo", al B.o.A Andrea Riccadonna per "Il giorno dell'ira" e "Quando le spade si fermano" a Michel Mammi per "Nessuno lo fermerà" e ovviamente a tutti i pazzi che hanno lavorato all'ultima serie di albi dal 34 al 38 (Nicolò Assirelli e Mario Del Pennino nuovi 'pard' per me in quest'avventura insieme alla formazione all star che ha lavorato su tutta la serie). Non bisogna scordarsi dei coloristi e dell'immenso Paolo Martiniello alle copertina e di tutti gli altri... comunque sia "see you soon" a tutto lo staff (almeno speriamo!).
Ormai è già "un lavoro dell'anno scorso". Ma il lavoro forse più impegnativo di un anno che è stato comunque decisamente intenso.
Ki.
In queste ultime settimane sono al lavoro insieme a Diego (in un certo senso gli 'inchiostro' le sceneggiature... "ah, quindi sei quello che ricalca?" ec. etc.) su Long Wei dell'editoriale Aurea. Dopo l'esperienza in assolo di Mytico! lavorare con un maestro paziente e severo come Diego è una sorta di allenamento di arti marziali. E no, ovviamente non l'ho detto a caso. "Long Wei" è un progetto che spacca e, anche se un po' penalizzato dalla distanza fisica, il resto della crew è decisamente potente. Qui a fianco un omaggio al personaggio di Manuela Nerolini. Potete (dovete) seguire il work in progress sulla pagina Facebook della serie (e vi conviene perchè l'ufficio stampa che segue il progetto è veramente agguerrito e, prima di farvi leggere il numero 1, ve ne farà passare delle bell). Tudd. Altre info prestissimo.
Contro alla rovescia Mytico! : Lo sguardo che uccide (14)
Altra pausa dalla storyline principale e da tutti i suoi grattacapi. Di nuovo con Perseo, questa volta nella storia di tutte le storie: l'uccisione di Medusa. Il mito che forse ho amato più di ogni altro quand'era bambino. Serpi in testa. Foreste di uomini pietrificati. Lo specchio. "Scontro di Titani" del 1981. E alle matite un altro talento di questa sorta di "nuova leva" del fumetto italiano: Moreno Dinisio che disegna e si colora da solo realizzando tavole di una freschezza incredibile. Moreno ci ha regalato le splendide ninfe stigee e l'immagine che meglio di ogni altra ha incarnato la vocazione supereroisitica del progetto Mytico!: il Perseo/Namor/Capitan America/Thor di pagina 14. Il suo tratto è riuscito a stemperare i toni tetri e spaventosi della storia e io, nel mio piccolo, per la prima volta su questo progetto mi sono trovato a scrivere in modo spensierato. Forse mi era entrato nel respiro il metro di queste tavole quasi americane, forse per una volta mi sono trovato per le mani una storia semplice, lineare e potente. Sarebbe anche il caso di ricordare il lavoro eccellente di Paolo Martiniello alle copertine che numero dopo numero ha rievocato lo spirito delle splendide copertine Marvel\Corno: più tetre e inquietanti del contenuto effettivo dell'albo, ma irresistibili.
Troppa melassa? Che vi devo dire. Fatica e corse a parte questo progetto mi è piaciuto e le persone con cui ho lavorato pure.
Troppa melassa? Che vi devo dire. Fatica e corse a parte questo progetto mi è piaciuto e le persone con cui ho lavorato pure.
Valen.
Succede che a me il fantasy non fa sempre impazzire. Cioè, mi piace, ma devo avere davvero un buon motivo per leggere qualcosa di nuovo. Visione limitatissima e assolutamente blasfema... ma dopo "Il Signore degli Anelli" non è che senta proprio il bisogno di approfondire oltre. Mentre di noir ne leggerei a palate (e ne leggo a palate e addirittura ne lascio anche qualcuno a metà), di fantasy... beh. Ne leggo pochi.
Leggo i romanzi di Cecilia Randall e mi piacciono. Ho letto un po' del Trono di Spade e mi è piaciuto. Sto leggendo Patrignani e pure quello mi piace. Ma c'è sempre un buon motivo per superare la soglia base di diffidenza verso un genere che forse mi ha ubriacato un po' da ragazzo. Ok, sto parlando di me e non di quel manico infinito di Matteo Scalera. A parte che è di Parma (e nessuno è perfetto) Matteo è un amico di lunga data. Era il più figo del quartiere quando faceva le sue pin up super dinamiche e inchiostrate con segni netti e grafici. Era figo quando è sbarcato negli USA e adesso che ha sporcato e reso molto più sofferto il suo tratto è un figo assoluto. Ecco, questo è il "buon motivo" per leggere "Valen" delle Edizioni BD: un fantasy sporco, con un assunto chiaro alla base (pregio sconfinato!), capace di raccontare un mondo senza troppi spiegoni.
Leggo i romanzi di Cecilia Randall e mi piacciono. Ho letto un po' del Trono di Spade e mi è piaciuto. Sto leggendo Patrignani e pure quello mi piace. Ma c'è sempre un buon motivo per superare la soglia base di diffidenza verso un genere che forse mi ha ubriacato un po' da ragazzo. Ok, sto parlando di me e non di quel manico infinito di Matteo Scalera. A parte che è di Parma (e nessuno è perfetto) Matteo è un amico di lunga data. Era il più figo del quartiere quando faceva le sue pin up super dinamiche e inchiostrate con segni netti e grafici. Era figo quando è sbarcato negli USA e adesso che ha sporcato e reso molto più sofferto il suo tratto è un figo assoluto. Ecco, questo è il "buon motivo" per leggere "Valen" delle Edizioni BD: un fantasy sporco, con un assunto chiaro alla base (pregio sconfinato!), capace di raccontare un mondo senza troppi spiegoni.
Contro alla rovescia Mytico! : Il misterioso volto della guerra (13)
La compressione dei tempi di cui sopra ha spinto ad arruolare alcuni giovani decisamente talentuosi. Al povero Michel Mammi è capitato un numero che avevo scritto per Andrea Riccadonna (in quanto attinente alla storyline principale, anche se portata avanti con un episodio decisamente poco noto e non riportato dal testo omerico). Ci avevo infilato architetture a profusione, sapendo quanto Andrea ci si trovi a proprio agio e non ho avuto modo di modificarla per andare incontro allo stile sinuoso ed espressivo di Michel che, alla sua prima esperienza su Mytico! si è trovato a correre come un matto su una storia tutta fatta di fughe sui tetti e di balconi a strapiombo. Nonostante questo a pagina 2\3 Michel riesce a regalarci una delle immagini di Achille meglio riuscite dell'intera saga e da corpo a questa piccola ulteriore 'differenza' che ci siamo permessi rispetto all'originale: la furia da 'berserker' del Pelide, alibi adolescenziale alla sua ferocia inusitata (e parziale giustificazione alla sorte riservata a Ettore). Mi sono ritrovato con Michel su uno degli ultimi numeri, il 35, in una sequenza a cui tenevo molto e in questa seconda occasione ho potuto scrivere proprio "per lui". Ed è stato un piacere. Incidentalmente ho infilato tre numeri in sequenza per uno strano incastro editoriale. Devo dire che un po' mi ha emozionato essere in edicola tutte le settimane per quasi un mese.