Sarebbe facilissimo inserire un po' di parole chiave a caso per dare una spintarella alle visite del blog. Ma mi tratterrò.
Ieri sera il circolo Ribalta di Vignola ha ospitato una splendida chiacchierata con Roberto Baldazzini (con il prezioso supporto tecnico di Christian Cornia). Roberto è una persona complessa. L'ho conosciuto, in senso lato, sulle pagine di Comic Art ai tempi di "Stella Noris" e ho poi avuto il piacere di frequentarlo e incontrarlo spesso (paradossalmente più in Francia forse, che in Italia). Dicevo, una persona complessa. Non so se siamo riusciti a raccontare questa complessità al pubblico nel breve lasso di un'ora e poco più, ma almeno la punta dell'iceberg l'abbiamo vista. La sensazione che mi sono portato a casa dall'incontro è stata singolare. Roberto è un Autore con la A maiuscola, di quelli che un po' ti immagini ormai condannati a essere dei virtuosi di sè stessi... e invece no. Nonostante uno stile riconoscibilissimo, portato a un livello di eleganza praticamente assoluto, nonostante una percorso professionale sterminato (non è che Moebius abbia scritto prefazioni entusiastiche a tout le monde), Roberto si è raccontato con la semplicità del viandante. Di uno che le cose più intense e più importanti le ha già intraviste, proprio dietro l'angolo. Come diceva il Drake. "L'auto migliore che ho progettato? La prossima."
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