Il gioco di parole è tremendo, ma volevo recensire sia "Primo" di Rizzo e Bonaccorso che il terzo volume di Milano Criminale di Cajelli e Ferrario. E quindi, primo, terzo... vabbè.
Il volume dedicato a Primo Cossi, il supereroe fascista, è molto interessante e ha un solo grande difetto: è breve. L'escursione dagli anni '40 a oggi del granitico kamerata passa in un lampo. Sarebbe stato bello leggersi qualche pagina in più ambientata nel periodo fascista, ma tant'è. Di più, sarebbe stato bello sbirciare nel futuro e superare l'oggi e scoprire insieme cosa farà Primo Cossi "domani". Una mezza idea ce l'avrei... vedremo.
Spettacolari le tavole di Bonaccorso dinamico e funzionale nella costruzione all'americana.
Il terzo capitolo di Milano Criminale ha un altro grande difetto: è arrivato tanto (troppo) tempo dopo gli altri due volumi. Spero in una raccolta in volume (a breve) perchè, letta nel suo insieme, la storia acquista valore, piani di lettura e mescola suggestioni poliziottesche a una lettura politica di quegli anni non banale.
Micro critica a entrambi i volumi (vera stavolta): le copertine. Nel 'Primo' caso bella ma non abbastanza 'littoria' (almeno per i miei gusti), per Milano Criminale, leggermente inferiore alle prime due (che erano dei gioiellini di grafica pop).
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