Jazz Maynard.

Questo non c'entra con Angouleme, o almeno non con questa edizione (del Festival intendo). Ho comprato il primo volume di Jazz in lingua originale sedotto dal segno di Roger. Ho comprato pure il secondo in francese qualche tempo dopo. Poi, siccome non sono un disegnatore e posso tollerare anche un minima riduzione di formato a fronte di una sana lettura in italico idioma ho riletto la sequenza dei tre volumi nell'edizione BD. Sinceramente credo che insieme a Hector Humbra (sempre per BD) questo volume sia una delle cose del 2010 da recuperare assolutamente. Il segno è veramente sapiente, un'inchiostrazione flessibile e sexy che oscilla tra il realistico e il grottesco in modo brillante, la storia classica, noir e moderna quanto basta (niente di sconvolgente, ma assolutamente gradevole). I personaggi escono in modo tridimensionale, espressivo... Insomma, vale la pena recuperarlo.

E no. Non recensisco e segnalo solo cose di BD per spirito di scuderia. Segnalo cose che mi piacciono. Ce ne sono molte anche di Tunué, Renoir, 001. Pian piano le segnalo tutte. Tranquilli.

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