Francese, che più francese non si può.
Ma, a partire dal titolo, anche un po' italiano nel citare la costruzione corale del Leone di "C'era una volta in America". Il tratto di Vallée è fresco e funzionalissimo a una narrazione che si sposta con grande scioltezza lungo gli ultimi cinquant'anni di storia francese mescolando i piani con ritmo e intelligenza. Alla fine del primo tomo ci si trova già in quella ambigua e fastidiosa (ma affascinante) situazione per cui ci si affeziona al protagonista, se di protagonista si può parlare, pur sapendo che, probabilmente, è il peggior bastardo di tutta la faccenda... Forse aspetterò l'integrale (non credo che verrà mai tradotto in italiano) ma vale sicuramente la pena, anche solo per studiare una bd veramente tradizionale e classica dal punto di vista dell'impianto narrativo ma al tempo stesso intrigante e moderna nel montaggio e nella narrazione.
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